venerdì 10 luglio 2009

Fasterpussycat kill kill! un film una leggenda!

Veramente un film maranzo kitch, in una parola una F I G A T A!!!!
Un film che ha condizionato un pò tutta la scena rnr losangelina e non, vedi a esempio il gruppo glam rock "Fasterpussycat", han preso il loro nome prprio da li!
Il film, diretto da Russ Meyer, fu girato interamente in Califorrnia, con un budget di 45.000 dollari. La lavorazione fu segnata dalle continue liti tra Meyer e Tura Satana, la protagonista. Lei voleva girare le proprie scene in una maniera diversa da come desiderava il regista, che replicava ricordandole che lui aveva sempre l'ultima parola.
Il film uscì negli USA il 6 agosto 1965, e si rivelò inaspettatamente un flop. Solo qlche anno dopo divenne un fim cult, apprezzato soprattutto dalle femministe.
Io vi consiglierei vivamente di guardarvelo, è talmente maranzo che nn potete nn averlo nel vostro curriculum hihihi



Proprio stanotte invece mi son vista Grindhouse: A prova di morte e planet terror. Beh io a differenza di molti ho apprezzato di più il primo, infatti mi ricordava un po fasterpussycat kill kill e molto piu sadico rispetto a planet terror che, pur essendo un ottimo splatter con attrici veramente bellissime, ho trovato noiosissime le scene di combattimento fra gli zombie.. molto meglio dei sani calci e pugni dati da donne come nel primo film hihihi

Cmq...ho un mal di testa violentissimo, sono in redazione e non vedo l'ora di andarmene a casa..
Non ho nient'alro di interessante da dirvi se non di commentare il mio blog gh
ciù

mercoledì 3 settembre 2008

Oppure No... Alessandro Bono, chi se lo ricorda?

Sanremo 1992. Avevo 7 anni e mi ricordo benissimo di questo ragazzo che partecipò al Festival di Sanremo del 92.. Dopo 3 mesi morì di aids.. Ascoltate attentamente il testo di questa canzone.. un ragazzo consapevole di star per morire ma che si è vissuto ogni attimo di vita senza mai buttarsi giu!

"ogni giorno che va via è un quadro che appendo"


lunedì 14 luglio 2008

Finchè non cala il buio

Ho appena concluso questo libro di Harris Charlaine, scrittrice americana, che sta venendo pubblicata in Italia per la prima volta. "Finchè non cala il buio" è il primo di una serie vampiresca che vede come protagonista una giovane cameriera, Sookie Stackhouse, in un'epoca nella quale il Governo Americano ha confermato l'esitenza dei vampiri, che finalmente riconosciuti, possono mostrarsi alle persone e "vivere" delle vite normali, con le loro attività e il loro sangue in bottiglia . Sookie Stockhouse fa la cameriera in una piccola cittadina della Louisiana. È una persona tranquilla e riservata, bionda con occhi azzurri che se ne sta per i fatti suoi e non ha amici con cui uscire... non perché non sia graziosa, no, anzi. Il problema è solo che... ecco, Sookie soffre di quella che considera una sorta di 'infermità': è in grado di leggere nella mente della gente, e questo non la rende un soggetto facile con cui avere una relazione. E poi arriva Bill. È alto, bruno, avvenente... inoltre Sookie non riesce a sentire una sola parola di quello che lui sta pensando. Esattamente il genere di uomo che ha aspettato per tutta la vita. Però anche Bill ha un problema: è un vampiro che gode di una cattiva reputazione e frequenta tipi strani, perfino sospettati di efferati delitti. E quando uno dei colleghi di lavoro di Sookie viene ucciso, lei comincia a temere di poter essere la prossima vittima...

Libro veramente carino, leggero e molto scorrevole, l'ideale per l'estate. Prima o poi ordinerò anche il seguito dal titolo "Morti viventi" il secondo della serie tradotto in italiano.. Ma prima voglio dedicarmi ad una lettura decisamente piu potente e un poco più macabra.. ve ne parlerò nei prox post :)

mercoledì 2 luglio 2008

American Psycho

Quasi al pari di Cadavere Squisito, American psycho mi ha colpito veramente tanto! Adoro lo stile di Ellis, anche se a volte si perde un pò troppo in descrizioni di cui non ce ne frega niente ma in questo libro sono cmq volute per far notare la superficialità e la voglia del lusso del protagonista e dell'ambiente da lui frequentato.
Patrick Bateman, giovane yuppie di Wall Street è apparentemente il "ragazzo della porta accanto": ventisette anni, un lavoro da 140 mila dollari all'anno, una fidanzata ricca e attraente, una cerchia di amici come lui, folli notti trascorse nei locali più esclusivi di Manhattan, una vita all'insegna del sesso, della trasgressione e della droga.
Le luci, i colori, i suoni, le immagini patinate sono il ritratto dei reaganiani anni '80. Ma la vita del protagonista di American Psycho è scandita da ritmi incalzanti e deliranti, da folli ossessioni: riuscire a prenotare un tavolo al "Dorsia", il ristorante più in frequentato dal suo idolo Donald Trump, ad esempio. Saperne di più sul misterioso "Portafoglio Fisher" gestito dallo scaltro collega Paul Allen. Noleggiare in continuazione, in modo maniacale, la videocassetta del film Omicidio a luci rosse.
E di notte il "ragazzo della porta accanto" si trasforma in un mostro omicida, in un torturatore freddo, metodico e spietato. A tal punto che la routine quotidiana, la vita da favola e gli istinti e le pulsioni più terribili si fondono in un cocktail micidiale.

Ad essere sincera la paranoicità di Bateman un pò mi rispecchia.. uhahuauhauhauhhuahua cazzo questo è grave... diventerò pure io una italian psycho? hiihhiihhihihi

giovedì 26 giugno 2008

So stressata non ce la fo più, mi sento molle, con la pressione bassa, mille cose da fare e per di piu fa caldoooooo! Voglio andare in vacanzaaaaaaaaaaaaa
Bon me ne vado a dormire
ciao

mercoledì 25 giugno 2008

Per non dimenticare...

Anche se non sarò fisicamente presente all'evento ci terrei a segnalarlo!
28 giugno a Voltabrusegana (PD) Serata speciale per ricordare Irene Andrenucci, scomparsa il 29 Giugno 2007, a causa di un terribile incidente stradale mentre era in viaggio con la band “Eurosmith” . Irene amava molto la musica e questo è il modo in cui gli amici musicisti e non, hanno pensato di ricordarla.

Una vicenda che ho vissuto in prima persona, insieme a tutti i mei amici, che ci porteremo dentro per sempre, ricordando Irene, una ragazza speciale che non smetterà mai di vivere nei cuori di chi l'amava e la ama ancora.

lunedì 23 giugno 2008

Baciami Giuda: Una delusione...

Ho appena finito di leggere questo libro di Will Christopher Baer e devo dire che mi ha lasciata un pò perplessa...Un libro che parte bene, o meglio, come piace a me, il classico ex poliziotto radiato dal corpo, tossicodipendente, perseguitato dal ricordo della moglie morta in circostanze mai chiarite che si sveglia una mattina in una vasca da bagno di un albergo colma di ghiaccio e sangue, privo di un rene, dopo aver incontrato una misteriosa donna in un locale la sera prima.. Da qui parte tutto un intreccio di amore e vendetta nei confronti di questa femmina misteriosa che decide di inseguire senza però arrivare ad una conclusione... almeno cosi è stato per me. C'è da dire che "Baciami Giuda" è il primo libro di una trilogia per cui è anche normale che il finale non sia defiitivo.. xò boh, non mi è piaciuto nemmeno lo stile di Baer.. Troppo caotico, sto libro è un trip allucenogeno! Ora mi fiondo su American Psycho di Bret Easton Ellis, sperando sia decisamente mejo! gh